martedì 20 marzo 2012

tango one

Leather (Stephen) è un giornalista  famoso (?)  che   prima di scrivere  ha  fatto  diversi  mestieri.  E questi gli hanno , a mio avviso , dato una  visione  disincantata  del mondo  dove viviamo. Una visione  che  i blasonati giornali dove ha scritto , non gli permettevano  di mostrare  o dichiarare. Leather  a mio avviso, ha  respirato quella temperie  culturale  degli anni 80 , inglesi,  sostanzialmente  libertaria , che  da  una  parte  hanno riscoperto valori capitalisti  mettendo in soffitta il vecchio Labour, e dall’altro una libertaria  più che   conservatrice   che  aveva  la spregiudicatezza  di  fare domande  inopportune  o scottanti . La  legge è sempre buona?  La droga è sempre  cattiva  ? La polizia  nella lotta alla droga  cosa fa’ realmente ?  E soprattutto cosa spinge  i poliziotti a fare il loro lavoro?  
Da questo tipo  di domande  escono le  proposte  anarcoidi , io le considero cosi , in tema  di liberalizzazione  della  droga,  di eutanasia ,  inseminazione  artificiale  ed economia . Economia ,non per nulla , perché alla  fini le analisi e   le obiezioni sono essenzialmente economiche . Il contrasto alla droga serve  solo  per alzare il prezzo e  quindi ,paradossalmente  , aumentare la  delinquenza . Come  libertari , alle  motivazioni di dissuasione   rispetto alle  scelte  individuali , questo argomento non pare importare  assolutamente  nulla : “ se  vogliono drogarsi , che  si droghino …” sembra voler dire l’autore. Ad  personaggio  del libro che  rivendica come  la droga distrugga le  persone , un altro  personaggio risponde  “ in questo caso diventa assistente  sociale  e non poliziotto” .
Questa posizione in Italia  non è molto popolare  ( proprio  come  aggettivo popular  … più che  popolare  in italiano ) . La presenza  di tante  mafie determinanti in varie aree del paese   ha  sempre  fatto presente  come  alla  fine  una  liberalizzazione  avrebbe  solo legalizzato il corrispondente  canale  illegale  (v’immaginate  Totò Reina  che  si presenta , legalmente , come   uno degli imprenditori  emergenti d’italia ? O la mafia come  un conglomerato di vendita  di  cocaina  e  simili ?) . Ma diciamo anche   che , le aree politiche e culturali  impegnate  nella  lotta alle  mafie , hanno  origine  da esperienze   di lotta alla   tossicodipendenza  , e  quindi , l’dea  della liberalizzazione   non mi sembra abbia mai attecchito  da quelle  parti.
Da qui in poi , chi vuol leggere  il libro è meglio che  si fermi . D’altra  parte  ,pubblicato nel  2003 con un titolo originale  e  poi nel 2005  come  l’uomo che  uccide  ( titolo assolutamente  fuorviante ed ingannevole ),  non penso di rivelare segreti di stato .
 Tornando al libro , avrete  capito , che  ,Tango one, è il più grosso spacciatore  di droga degli UK.  Senza pietà , dai caraibi , elimina  tutti  gli infiltrati  che  la polizia  gli affianca.   Ma ha scelto di vivere nei caraibi per stare lontano alla polizia, alla guardia di finanza, ed anche ai servizi segreti  tutti mobilitati per raccogliere prove dei suoi traffici. Ma il matrimonio ne soffre. Cornuto della moglie con il contabile.  Il figlio, l’unico con cui ha un vero rapporto lo adora ,ricambiato , gli telefona sconvolto di aver trovato la mamma a letto con il contabile. Allora  ritorna , ma è senza soldi , con 2 operazioni in corso. E deve ritrovare la moglie ed il contabile per riprendere il controllo della sua vita. 
Qui entra in gioco  il fatto che la polizia ha inserito 3 infiltrati, speciali. Non  tanto agenti al termine di un addestramento, ma gente normale  che  voleva diventare  agente di polizia. Gente  che  però non sarebbe mai entrata per storie passate .
Alla fine , Tango One , fa i conti con tutti e tre . Non li scoprirà lui . Sarà il capo dell’operazione dell’intelligence a venderglieli,  in cambio di tutti i soldi, lasciandogli però la possibilità di concludere un ultimo carico .  Tango One ora ha un figlio ed ha deciso di lasciare ma alla fine  fa la morale  su tutto , legge e poliziotti.
Leather , non è neppure lontanamente  parente  di Forsyth, l’autore del giorno dello sciacallo o de “il 4 ° protocollo”.  Almeno questo è il mio parere . L’ambiguità sta in questo  caso solo dalla parte  della polizia: infiltrati, corrotti  o  manipolatori, mentre  Tango One , che pure  non ha avuto pietà di nessuno ,sembra essere   “un  angelo”  . Anche l’autore sembra essere un ipocrita cosi come  accusa le istituzioni . Paradossalmente la stessa sfumatura di grigio anche Tango One la vive ma sembra arricchire l’umanità del personaggio.  Il paradoso è quindi che un boss della droga , responsabile di molti omicidi e di traffici,  perché vuole bene al figlio e per interesse salva 3 infiltrati , rischia di essere  più umano di un  poliziotto corrotto o di un infiltrato  o persino del gran traditore che per milioni di dollari  gli  da’ i nomi dei 3 infiltrati. Considerando che Tango One , forse per puro sfregio ,  lo ha fatto diventare storpio  e gli ha cambiato tutta la vita.  Però  il cattivo è  il funzionario traditore e non il boss della droga pluriomicida.
Una nota a margine .Il sesso e gli inglesi. In questo libro vi sono diverse scene  ad alto contenuto erotico. Persino di pervertimento . Molto di più della media dei gialli . L’autore non si  sforza di considerali nella dinamica del racconto , ma quasi si compiace di metterli , per usare le emozioni del lettore,  a suo piacimento . Certo ,si potrà dire che mostrano quello che tutti possono immaginare. Ma alla fine  per esempio , nelle storie di mafia più dura,  il sesso è marginale  ,quello che conta è il potere . Gli inglesi in questo sembrano diversi  , sembra che , non avendo la mafia, ma solo gangster  di bande occasionali , la  cornice erotica esalti  la  situazione  del proibito e dell’illegale .  Questa è una mia opinione e non significa chiaramente  che  sia  vera o condivisibile .
Insomma non un grande romanzo a mio avviso .

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