domenica 25 marzo 2012

Rhys Bowen- scacco alla regina.

Ennesimo giallo mondadori, ennesimo autore che non conosco . E dico subito  che in fondo , ho già pronta la prova d’appello.
L’ambientazione è originale. Una giovane e spiantata  nobile ,nella londra degli anni trenta, si arrangia a campare, con la  copertura di un’azienda di pulizie in cui lei è  titolare ed unica dipendente . Ma poiché è anche una nobile di un certo livello, si trova coinvolta in trame  che sono perpetrate nella dissoluta e spiantata, nobiltà  inglese dell'epoca. L’uomo dei suoi sogni ,si materializza  periodicamente  , dal nulla e forse  fa’ parte dei servizi .
In questo caso la regina vuol  far conoscere al figlio , quello che sarebbe diventato Edoardo 8°  una giovane  principessa tedesca per cercare di sottrarlo al fascino perverso di Wally Simpson . Ci riuscirà? Ma come mai fioccano tanti misteriosi omicidi ?
Il mondo esplorato dall’autrice , sfrutta la nota capacità britannica, di essere una società classista e permettere ad alcuni personaggi di  vivere all’incrocio di essi . Per cui a questo punto appare naturale passare dall’east end, con il porto ed i dock ai palazzi nobiliari del centro, dalle residenze di campagna signorili alle piccole casette popolari  con giardinetto [nel libro sono  verso l’Essex (???)  ] .
E sempre lady Georgie che deve sobbarcarsi l’inganno  di mantenere le apparenze e sbarcare il lunario , in una folla ,a sua volta variopinta e varia. Si va’  dal nonno materno  poliziotto di ronda in pensione , al fratello ed alla cognata, confinati nel castello scozzese in ristrettezze economiche,  alla madre attrice  di qualche fama soprattutto nei rotocalchi e nei pettegolezzi che passa da un matrimonio all’altro, da un flirt  all’altro. Il padre si è ammazzato dopo aver perso tutto nella crisi del ’29 ma non senza aver mancato di averla mandata in un esclusivo collegio svizzero , ragion per cui oltre  ad essere al verde conosce vizi e difetti  di metà  della parte giovane  della nobiltà inglese. O dei borghesi arricchiti  , con cui questi si mescolavano alle  feste  a base di champagne,  caviale e  cocaina. E  tra questi  borghesi  , non si può dimenticare la sua migliore amica, la spregiudicata aspirante  stilista Belinda.
Dato che il libro è recente  non voglio svelare molto  e quindi non parlerò della trama , una fantapolitica raffazzonata e approssimativa,  ne degli specifici personaggi .
Nonostante l’originalità e le notevoli possibilità  , il ritmo è stanco . I pettegolezzi sono divertenti come certi episodi , ma manca spesso l’azione o l’indagine . Nonostante  i tentativi di rendere realistico il quadro , sembra in alcuni momenti di vedere totò nell’imperatore di Capri , per come  sono descritti questi personaggi ,  eppure non sono lontani i modi o i volti di “ritorno a Brideshed” . Non si ha profondità  in tali episodi.  Per esempio  la polizia è assolutamente  marginale, e sembra che il palazzo reale  domini la vita di istituzioni : per esempio non si parla di ministero degli interni . Sembra un giallo  poco curato , un po’ superficiale , come i protagonisti del romanzo appena  letto. Per caso ho trovato un altro  libro e gli darò la prova d’appello.

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