lunedì 9 gennaio 2023

 

prezzolino di liberta  e  sberleffo (16)

articolo 16

L'italiano ha un tale culto per la furbizia , che arriva fino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in italia non soltanto per la propria furbizia , ma [anche ] per la reverenza che l'italiano ha della furbizia stessa , alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta [sottolineatura del blogger]. Nella famiglia , nella scuola , nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente , che non si trova nei libri , insegnano i sistemi della furbizia . La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita , ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione . La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia , è appunto l'effetto del secolare dominio dei furbi , contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando in una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto , non sufficiente , però , a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli .



Diceva Mussolini ad una domanda che gli veniva posta “pensa che governare gli italiani sia difficile ? no, è inutile “ .Mi è venuta in mente questo dopo questa espressione del P. In fondo il grande Demagogo , ci aveva capito bene, sicuramente non al 100% , ma ci aveva capito tanto . Anche gli antifascisti, in questo senso sarei d'accordo con l'anima buona di piero gobetti , assai ingenuo davvero , quando parlava di autobiografia di una nazione ma non molto di più . Furbizia e fascismo non sono comensurabili tra loro . Ed il fascismo è meno generale della furbizia “italica” .

Dice il P. che in primo luogo che l'Italiano ammira la qualità in se cioè la furbizia ovvero la scaltrezza. Questo tutti: la furbizia è un po' scambiata come la genialità, come un dono degli dei , un'abilità divina di sfuggire alle regole noiose, un ascensore magico che fa superare i gradini della vita ( suona un po' come la raccomandazione no... ?) . Come italiani , ed io lo sono , è paradossale che ammiriamo l'arte “divina “di fottere gli altri , quasi se ci mettessimo sempre dalla parte dei baciati .. .dagli dei . Ed invece alla lotteria della vita e del superenalotto , sia quasi tutti , quasi sempre , dalla parte sbagliata dei cornuti e mazziati. Si comprende la vulgata mondiale degli italiani scaltri e imbroglioni , un po' come i greci ai tempi dell'impero romano , ed i generale i levantini ( ma poi chissà chi erano costoro … ) nel sei , sette e ottocento , e non ce la leviamo . E anche per questo : visto l'imbroglio restiamo a bocca aperta; qualcuno resta meravigliati dei meccanismi del presepe, altri degli imbrogli . Meccanismi semplici entrambi in fondo sono , poco regole di base … che io non conosco . Ma di sicuro è come l'imbroglio “buono” o “bonario” del prestigiatore in fondo semplice . La coscienza che sia semplice , e poi semplice non sarà di sicuro anche se per quella ci vuole talento , ci fa pensare in termini “pedagogici” , perché in fondo non molto altro ci resta dopo la fregatura . Ma no impariamo ,cauteliamoci , ma piuttosto impariamo a far come loro , paradossalmente per vendicarci . Mi viene da pensare a Boccaccio ed alle novelle trecentesche . Burla : “ tu mi ha burlato? Ed io ti burlo … è una sfida , non sono più stupido di te . “ Ma si deve usare la “burlizia-furbizia” per vendicarsi o semplicemente ristabilire la giustizia. Forse per secoli , ed anche oggi davvero non c'è altro da fare . Ma guardate che non solo noi siamo cosi :anche negli altri luoghi . Certo ingiustizie ma l'ammirazione della furbizia e l'idea di diventare uguali e batterne la scaltrezza è quello che differenzia . Ci provano e non ci riescono ( non è facile ad esser furbi e ci vuol talento...) . Ne resta al diffidenza atavica.

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