Leather (Stephen) è un giornalista famoso (?) che prima di scrivere ha fatto diversi mestieri. E questi gli hanno , a mio avviso , dato una visione disincantata del mondo dove viviamo. Una visione che i blasonati giornali dove ha scritto , non gli permettevano di mostrare o dichiarare. Leather a mio avviso, ha respirato quella temperie culturale degli anni 80 , inglesi, sostanzialmente libertaria , che da una parte hanno riscoperto valori capitalisti mettendo in soffitta il vecchio Labour, e dall’altro una libertaria più che conservatrice che aveva la spregiudicatezza di fare domande inopportune o scottanti . La legge è sempre buona? La droga è sempre cattiva ? La polizia nella lotta alla droga cosa fa’ realmente ? E soprattutto cosa spinge i poliziotti a fare il loro lavoro?
Da questo tipo di domande escono le proposte anarcoidi , io le considero cosi , in tema di liberalizzazione della droga, di eutanasia , inseminazione artificiale ed economia . Economia ,non per nulla , perché alla fini le analisi e le obiezioni sono essenzialmente economiche . Il contrasto alla droga serve solo per alzare il prezzo e quindi ,paradossalmente , aumentare la delinquenza . Come libertari , alle motivazioni di dissuasione rispetto alle scelte individuali , questo argomento non pare importare assolutamente nulla : “ se vogliono drogarsi , che si droghino …” sembra voler dire l’autore. Ad personaggio del libro che rivendica come la droga distrugga le persone , un altro personaggio risponde “ in questo caso diventa assistente sociale e non poliziotto” .
Questa posizione in Italia non è molto popolare ( proprio come aggettivo popular … più che popolare in italiano ) . La presenza di tante mafie determinanti in varie aree del paese ha sempre fatto presente come alla fine una liberalizzazione avrebbe solo legalizzato il corrispondente canale illegale (v’immaginate Totò Reina che si presenta , legalmente , come uno degli imprenditori emergenti d’italia ? O la mafia come un conglomerato di vendita di cocaina e simili ?) . Ma diciamo anche che , le aree politiche e culturali impegnate nella lotta alle mafie , hanno origine da esperienze di lotta alla tossicodipendenza , e quindi , l’dea della liberalizzazione non mi sembra abbia mai attecchito da quelle parti.
Da qui in poi , chi vuol leggere il libro è meglio che si fermi . D’altra parte ,pubblicato nel 2003 con un titolo originale e poi nel 2005 come l’uomo che uccide ( titolo assolutamente fuorviante ed ingannevole ), non penso di rivelare segreti di stato .
Tornando al libro , avrete capito , che ,Tango one, è il più grosso spacciatore di droga degli UK. Senza pietà , dai caraibi , elimina tutti gli infiltrati che la polizia gli affianca. Ma ha scelto di vivere nei caraibi per stare lontano alla polizia, alla guardia di finanza, ed anche ai servizi segreti tutti mobilitati per raccogliere prove dei suoi traffici. Ma il matrimonio ne soffre. Cornuto della moglie con il contabile. Il figlio, l’unico con cui ha un vero rapporto lo adora ,ricambiato , gli telefona sconvolto di aver trovato la mamma a letto con il contabile. Allora ritorna , ma è senza soldi , con 2 operazioni in corso. E deve ritrovare la moglie ed il contabile per riprendere il controllo della sua vita.
Qui entra in gioco il fatto che la polizia ha inserito 3 infiltrati, speciali. Non tanto agenti al termine di un addestramento, ma gente normale che voleva diventare agente di polizia. Gente che però non sarebbe mai entrata per storie passate .
Alla fine , Tango One , fa i conti con tutti e tre . Non li scoprirà lui . Sarà il capo dell’operazione dell’intelligence a venderglieli, in cambio di tutti i soldi, lasciandogli però la possibilità di concludere un ultimo carico . Tango One ora ha un figlio ed ha deciso di lasciare ma alla fine fa la morale su tutto , legge e poliziotti.
Leather , non è neppure lontanamente parente di Forsyth, l’autore del giorno dello sciacallo o de “il 4 ° protocollo”. Almeno questo è il mio parere . L’ambiguità sta in questo caso solo dalla parte della polizia: infiltrati, corrotti o manipolatori, mentre Tango One , che pure non ha avuto pietà di nessuno ,sembra essere “un angelo” . Anche l’autore sembra essere un ipocrita cosi come accusa le istituzioni . Paradossalmente la stessa sfumatura di grigio anche Tango One la vive ma sembra arricchire l’umanità del personaggio. Il paradoso è quindi che un boss della droga , responsabile di molti omicidi e di traffici, perché vuole bene al figlio e per interesse salva 3 infiltrati , rischia di essere più umano di un poliziotto corrotto o di un infiltrato o persino del gran traditore che per milioni di dollari gli da’ i nomi dei 3 infiltrati. Considerando che Tango One , forse per puro sfregio , lo ha fatto diventare storpio e gli ha cambiato tutta la vita. Però il cattivo è il funzionario traditore e non il boss della droga pluriomicida.
Una nota a margine .Il sesso e gli inglesi. In questo libro vi sono diverse scene ad alto contenuto erotico. Persino di pervertimento . Molto di più della media dei gialli . L’autore non si sforza di considerali nella dinamica del racconto , ma quasi si compiace di metterli , per usare le emozioni del lettore, a suo piacimento . Certo ,si potrà dire che mostrano quello che tutti possono immaginare. Ma alla fine per esempio , nelle storie di mafia più dura, il sesso è marginale ,quello che conta è il potere . Gli inglesi in questo sembrano diversi , sembra che , non avendo la mafia, ma solo gangster di bande occasionali , la cornice erotica esalti la situazione del proibito e dell’illegale . Questa è una mia opinione e non significa chiaramente che sia vera o condivisibile .
Insomma non un grande romanzo a mio avviso .
Nessun commento:
Posta un commento