prezzolino di liberta e sberleffo (7)
articolo 6
Colui che sa, è un fesso . Colui che riesce senza sapere , è un furbo .
Peccato che Umberto E. ,dove E non sta per ECO, ma per Ercoli , un mio compagno ai tempi del liceo , non abbia discettato (??) sulle fenomenologie dei fessi e dei furbi ; sarebbe stato un best seller culturale ben prima dei tempi de "il nome della rosa" . Perché questo pensiero è degno di un frammento dei 7 savi di Grecia . "colui che sa , è un fesso . " suona come "stupido chi legge" . Oggi si direbbe "pirla è chi va su internet" . Definitivo drastico assoluto . Condanna la cultura all'insuccesso in una civiltà . E la seconda parte è simile alla prima :stessa assoluto giudizio . Vittoria dell'intuito , ferino, nella competizione sociale . Si potrebbe concludere "le etichette sono messe e non saranno tolte" sempre con tono da ottavo "savio" di Grecia .Ipse dixit .
Aggiungo un punticino : sarebbe da notare che nella vita italiana di 100 anni dopo e più la figura he risulta più vicina al furbo , un caso pratico insomma , è il consulente . generalmente mi dicono che il consulente dovrebbe essere un esperto che chiarisce , spiega , semplifica , velocizza un argomento ostico ,arcano . invece i consulenti oggi ,spesso , sono degli "scappati da casa " , dei poverini capitati per caso sull'argomento . Ecco il mercato liberista del lavoro, la formazione , il gioco fallimentare della offerta e della domanda . molto USA , molt capitalista , ma senza avere certi vantaggi di quel sistema ma solo i difeti all'itaGLIANA . Oggi in itaGLIA quelli venduti come consulenti sono sprovveduti che il SISTEMA rende FURBI. Da meditare .
giuseppe prezzolini codice della vita italiana 1921 , edizioni "la Voce"
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